Herb Score (all'anagrafe Herbert Jude Score) è stato un grande lanciatore di baseball americano a cavallo fra gli anni 50 e 60.
Ciò che molti non conoscono è la devozione, sua e della sua famiglia, al santo di cui porta, come secondo, il nome.
E la sua storia è segnata da almeno due occasioni, in cui si trovò in situazioni disperate. La prima, meno nota, a tre anni, quando venne investito da un camion e si ruppe le ossa del bacino,. I medici erano pessimisti sulla possibilità che potesse anche solo riuscire a camminare. Proposero un'operazione piuttosto rischiosa (la chirurgia a quei tempi non era certo ai livelli odierni), ma le sue ossa stavano già guarendo nel modo giusto, e annullarono l'operazione.
La seconda volta è più nota, l'incidente con Gil McDougald, quando una pallina tirata da quest'ultimo lo colpì all'occhio, lasciandolo esanime sul campo. Le sue prime parole, al risveglio, furono "San Giuda, rimani con me"
Anche in questo caso, non solo Score si riprese, ma non riportò neppure danni permanenti.
Potete leggere (in inglese) l'intera storia qui.
martedì 31 ottobre 2017
sabato 28 ottobre 2017
venerdì 6 ottobre 2017
Le band
Il nostro santo ha dato il nome a ben due complessi, in anni recenti.
Il primo è britannico, durato dal 2008 al 2014, in cui spiccavano la frontwoman Lynne Jackaman e il chitarrista Marcus Bonfanti. Qui potete ascoltare la loro canzone più famosa, Soul on Fire.
L'altro è australiano, tutt'ora attivo, guidato da Brooke Penrose, e qui potete ascoltare uno degli ultimi loro successi: Deep as the sea.
Il primo è britannico, durato dal 2008 al 2014, in cui spiccavano la frontwoman Lynne Jackaman e il chitarrista Marcus Bonfanti. Qui potete ascoltare la loro canzone più famosa, Soul on Fire.
L'altro è australiano, tutt'ora attivo, guidato da Brooke Penrose, e qui potete ascoltare uno degli ultimi loro successi: Deep as the sea.
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